VIA COLOMBO

Essendo la via del mare strozzata da Porta San Paolo, dai sottopassi della Roma-Pisa e dai Mercati Generali, fu cercata una via alternativa nel cuneo di verde che dalle Tre Fontane arriva al Vittoriano.

Il progetto di Edmondo del Bufalo prevedeva una via a carattere aulico, chiamata via Imperiale, ampia 50 metri, che passate le Terme di Caracalla a fare da sfondo mitico e ciclopico come gigantesco Dolmen, oltrepassava le Mura Aureliane su grandi fornici affacciandosi così nella Valle dell'Almone, inquadrata da due torri-fari. Da qui avrebbe raggiunto l'Esposizione Universale e il mare con due rettilinei raccordati con una esse, per evitare la tenuta di Castel Porziano.

Un grande arco di 200 metri di luce, progettato dall'architetto Libera in duralluminio, che avrebbe simboleggiato la Porta del Mare non fu mai realizzato. Tuttavia l'asse viario fu portato a termine nel 54, dal sindaco Salvatore Rebecchini, col nome di via Cristoforo Colombo.

La Colombo nel 54, nella perfetta calibratura del macadam

Valica le Mura con quattro fornici

1951. Prima ancora di essere inaugurata, il cinema "scopre" la Colombo. Nel 1951 compare infatti in una sequenza del film "La famiglia Passaguai" con Aldo Fabrizi, non ancora asfaltata. La corriera lascia una scia di polvere davanti ai 4 fornici.