STAZIONE TERMINI

Le ali che riecheggiano le arcate degli antichi acquedotti dell'agro e le torri pieziometriche futuriste sono di Angiolo Mazzoni 1942, l'atrio-biglietteria si protende arditamente sulla piazza con asole-lucernai (il "dinosauro") a seguire e a inglobare il muro serviano (si disse "Servio Tullio ha preso il treno"). L'edificio frontale con sottili finestrini, due per piano e la "Galleria Gommata" furono invece realizzati per l'anno santo '50 a collegare via Marsala a via Giolitti, il fregio astratto della veletta è dell'ungherese Imre Toth ('54). Piace talmente ai romani la nuova stazione (oggi ridotta a centro commerciale) che De Sica decide di ambientarvi "Stazione Termini", film senza successo (1953) -Enter your text here...

TERMINI, LA GALLERIA GOMMATA , PRIMA DI ESSERE RIDOTTA A BANALE CENTRO COMMERCIALE

1960. La galleria compare nel film col grande Totò "Risate di gioia".

TERMINI, L'ATRIO BIGLIETTERIA, PRIMA DI DIVENTARE UN BANALE CENTRO COMMERCIALE